L’insonnia (alzi
la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha dovuto farci i conti) è un
disturbo del riposo notturno che può interessare sia la quantità sia la qualità
del sonno. La durata “ottimale” del sonno può variare non poco da una persona all’altra:
alcune possono avere bisogno di poche ore di sonno, mentre altre necessitano di
una quantità maggiore rispetto alla media, in entrambi i casi non è presente un
“disturbo del sonno”, perché durante le ore diurne le persone presentano un
adeguato livello di vigilanza.
Si parla di
disturbi del sonno quando si è in presenza di un riposo carente sia dal punto
di vista qualitativo che quantitativo, tale carenza inoltre provoca disagio e
compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto.
I disturbi
del sonno sono diventati oggi un serio problema medico e psicologico con un’elevata
incidenza sulla popolazione mondiale.
PRINCIPALI
TIPI DI INSONNIA (che possono presentarsi anche contemporaneamente)
1 Insonnia
con difficoltà di addormentamento;
2 Insonnia
con frequenti e brevi risvegli notturni;
3 Insonnia
con risvegli notturni prolungati;
4 Insonnia
con risveglio mattutino precoce.
Gli episodi
di insonnia possono essere transitori (durare qualche giorno), a breve termine
(durare due/tre settimane), oppure divenire cronici (durare un mese o più).
QUALI SONO
LE CAUSE DELL’INSONNIA?
L’insonnia
può essere attribuita sia a fattori di tipo fisiologico come, ad esempio, le
apnee notturne che ad un’iperattivazione fisiologica messa in atto dall’organismo
per far fronte a situazioni o periodi di stress. Passare qualche notte insonne
può essere normale se si è tesi per qualcosa, ma molte volte l’insonnia si
inserisce nella vita delle persone prendendo la forma di un vero e proprio
disturbo a cui non si riesce a dare una spiegazione.
SINTOMI DELL’INSONNIA
I sintomi
dell’insonnia sono sia notturni, e comprendono: difficoltà ad addormentarsi e/o
a mantenere il sonno, sia sintomi diurni quali: stress, stanchezza, difficoltà
di concentrazione e di memoria, sbalzi di umore… Negli insonni i sintomi
persistono divenendo a loro volta causa di preoccupazione, preoccupazione che andrà
aumentando proprio in prossimità dell’ora di andare a dormire generando un
ulteriore stato di attivazione psicofisiologica che non favorirà il sonno!
L’insonnia è
un disturbo che si ripercuote anche sulla vita emotiva, sociale e relazionale
non va quindi sottovalutato, ma trattato affrontando:
gli aspetti
comportamentali: per ristabilire un’associazione positiva tra il sonno e gli
stimoli ad esso associati;
gli aspetti
cognitivi: per mettere a fuoco le credenze personali che mantengono il circolo
vizioso dell’insonnia;
gli aspetti
emotivi: per spezzare la condizione di ansia e l’iperattivazione fisiologica
legata al sonno.
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