Dott.ssa Elisabetta Loi
Psicologa
lunedì 24 dicembre 2018
mercoledì 27 giugno 2018
IL "MAL D'AGOSTO"
Il
periodo estivo è quello che ognuno di noi aspetta per poter finalmente fare
quello che più gli piace, questo
comporta il caricare di aspettative il periodo delle vacanze, salvo poi
rimanere insoddisfatti e delusi quando alla fine ci si ritrova a fare il
bilancio di quanto abbiamo effettivamente realizzato. Se la realtà si discosta
eccessivamente da quelle che erano le nostre aspettative di partenza può
insorgere uno stato d’animo di malessere: il non essere riusciti a goderci le
vacanze come avremmo voluto e l’imminente riprese della routine quotidiana
possono condizionare in maniera negativa gli ultimi giorni di vacanza con senso
di insofferenza e ansia.
“August blues” è stato definito dagli
americani questo periodo malinconia e noia che tende a manifestarsi
principalmente ad agosto, o comunque sul finire del periodo di vacanza.
Cosa
fare per affrontare questa situazione?
- Stiamo in luoghi aperti: passare più tempo possibile all’aria aperta aiuta il benessere psicofisico e ci consentono di rapportarci alle situazioni con maggiore tranquillità.
- Non forziamo i tempi di ripresa: partendo dal presupposto che non esiste un modo che vada bene per tutti per affrontare il ritorno al quotidiano: alcuni hanno bisogno di un giorno o due con ritmi più lenti per riprendere il lavoro, altri ci si buttano immediatamente, la cosa importante è rispettare il proprio modo e assecondarlo.
- Analizziamo la realtà: facciamo un bell’elenco delle esperienze positive fatte in vacanza, questo ci aiuta a dare valore al nostro tempo e ci permette di essere oggettivi.
Impariamo
a riconoscere le prime avvisaglie di questo malessere così da riuscire a
gestirlo meglio e ad evitare di farci sapraffare da esso.
mercoledì 18 aprile 2018
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Training di Rilassamento Progressivo di Jacobson
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Molto
spesso l’ansia e il disagio che sperimentiamo sono associati ad un aumento
della tensione muscolare, che si può localizzare in diversi punti specifici del
corpo. La partecipazione al corso permette di imparare a riconoscere e
conseguentemente attenuare questa tensione attraverso l’utilizzo del Rilassamento
Progressivo di Jacobson, metodo elaborato negli Anni ‘30, che prevede l’
esecuzione di una serie di esercizi, in tempi piuttosto brevi.
Il Rilassamento
Progressivo risulta particolarmente utile per chi
soffre di disturbi del sonno dato che induce un riposo muscolare intenso
attraverso il quale è molto più facile conciliare il sonno, ma è anche
raccomandato per aiutare a combattere lo stress quotidiano. Attraverso le
tecniche di rilassamento è possibile raggiungere una normalizzazione del
battito cardiaco, della pressione sanguigna, della respirazione, del tono
muscolare…Come conseguenza di questo processo di normalizzazione si raggiunge
una sensazione di benessere, una diminuzione degli stati d’ansia, una maggiore
capacità di concentrazione. Con la pratica costante si possono eliminare
diversi disturbi, come la cefalea muscolo - tensiva.
L’essenza della tecnica consiste nel
mettere in tensione alcune parti del corpo ed in seguito rilassarle. Notare la
sensazione di tensione e di rilassamento nel momento in cui si smette di
contrarre il muscolo aiuterà a provare una piacevole sensazione di benessere
corporale che si tradurrà in equilibrio psicologico.
È molto importante
concentrarsi sulla sensazione: non si deve solo contrarre o rilassare, ma
prestare anche attenzione alle sensazioni che producono questi movimenti.
Il corso
base proposto prevede CINQUE INCONTRI della durata di un’ora ciascuno, a cadenza settimanale (data e orario
concordabili) e saranno tenuti presso lo Studio SATI in Via Peyron, 45 a Torino
E’
possibile seguire il corso individualmente o in piccolo gruppo: max tre
persone.
* Per info e prenotazioni:
Dott.ssa Elisabetta Loi
+39 3405878583
loi.elisabetta@virgilio.it
mercoledì 4 aprile 2018
mercoledì 14 marzo 2018
mercoledì 3 gennaio 2018
giovedì 19 ottobre 2017
Oggi
la noia non è ben vista probabilmente perché la nostra società frenetica e
costantemente di corsa non intende darle spazio: non bisogna e non si ha voglia
di annoiarsi; la noia si fugge probabilmente per la paura di rimanere soli con
i propri pensieri e con le proprie emozioni.
Ma..,abbiamo davvero bisogno di riempire le nostre giornate di mille
attività? E’ davvero utile organizzare il nostro tempo minuto per minuto?
Rallentare e annoiarsi diventa necessario. Ma che cos’è la noia? Cominciamo col
dire che non è la pigrizia, la noia non è piacevole, è piuttosto spigolosa, è
sinonimo di un tempo che si dilata non si sa bene quanto e, soprattutto, è un
tempo privo di desideri e motivazione ed è proprio questo che ci spaventa: noi
che controlliamo la maggior parte della nostra vita, sulla noia non abbiamo
nessun tipo di controllo!
La
noia ci serve ed è assolutamente salutare: prendersi uno spazio di tempo in
alcune situazioni della vita ci permette di dare un nuovo senso alle nostre
esperienze. Sperimentare il silenzio,
il vuoto, il riposo può diventare un’esperienza personale assolutamente
arricchente. Pensiamo alla musica: nelle esecuzioni musicali si tende a
concentrare l’attenzione soprattutto sul suono ignorando completamente
l’importanza dei silenzi nella continuità musicale, eppure “il silenzio è la
materia stessa della musica”, una pausa temporanea che aiuta a dare un senso al
brano, non lo interrompe. Anche nel linguaggio il funzionamento è lo stesso:
mettiamo virgole, punti, utilizziamo i silenzi. Allo stesso modo nella nostra
vita abbiamo bisogno di prenderci delle pause, di fermarci, di mettere degli
spazi tra le mille attività che affollano le nostre giornate, altrimenti
corriamo il rischio di farci travolgere dagli eventi perdendo la comprensione
di quello che proviamo e la possibilità di elaborare ciò che ci capita.
Fermarsi, fare una pausa significa mettersi davanti a noi stessi, ascoltarsi,
comprendere quali sono i nostri desideri, trovare una spinta per rifiutare
tutte le imposizioni che ci siamo imposti e che ci portano allo sfinimento.
E
allora, come annoiarsi? La noia non si crea, si sollecita! Per prima cosa è
importante accettare che sia un’eventualità possibile, in seguito occorre avere
il coraggio di lasciar perdere i troppi
impegni che ci riempiono le giornate. In sostanza non è il caso di
cercare la compagnia della noia volontariamente, basta non cercare di contrastarla
quando si presenta, occorre farci amicizia! Un
buon inizio può essere quello di rivedere l’elenco degli impegni giornalieri e
cancellare quelli che hanno l’unico scopo di tenerci occupati, impariamo a
distinguere quelli davvero importanti da quelli “passa-tempo”. In secondo luogo
non bisogna cedere alla tentazione di “fare” per evitare di annoiarsi.
Annoiarsi può essere considerata una delle principali soluzioni per passare dal
“fare” e dall’ ”avere” all’ “essere”!
mercoledì 8 marzo 2017
Festiva della Psicologia
Dal 6 marzo al 10 aprile 2017 partono le numerose iniziative della rassegna "Piemonte In Treatment" nell'ambito della terza edizione Festival della Psicologia.
Visitando il sito del Festival è possibile prenotare un primo colloquio al costo di 40.00 Euro, seguendo le procedure indicate sul sito dovrete stampare un coupon che dovrete presentare il giorno del colloquio contestualmente al pagamento.
Per prenotare un colloquio con me seguite il link qui sotto:
giovedì 12 novembre 2015
E' un periodaccio? #VoltaPaginaE' un periodaccio? #VoltaPagina... e CONDIVIDI ;) Per saperne di più: http://www.ordinepsicologilazio.it/voltapagina/
Posted by Ordine degli Psicologi del Lazio on Martedì 10 novembre 2015
venerdì 26 giugno 2015
Primo Festival della Psicologia a Torino il 27 e 28 giugno!!!
martedì 5 maggio 2015
Parliamo di Insonnia
L’insonnia (alzi
la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha dovuto farci i conti) è un
disturbo del riposo notturno che può interessare sia la quantità sia la qualità
del sonno. La durata “ottimale” del sonno può variare non poco da una persona all’altra:
alcune possono avere bisogno di poche ore di sonno, mentre altre necessitano di
una quantità maggiore rispetto alla media, in entrambi i casi non è presente un
“disturbo del sonno”, perché durante le ore diurne le persone presentano un
adeguato livello di vigilanza.
Si parla di
disturbi del sonno quando si è in presenza di un riposo carente sia dal punto
di vista qualitativo che quantitativo, tale carenza inoltre provoca disagio e
compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto.
I disturbi
del sonno sono diventati oggi un serio problema medico e psicologico con un’elevata
incidenza sulla popolazione mondiale.
PRINCIPALI
TIPI DI INSONNIA (che possono presentarsi anche contemporaneamente)
1 Insonnia
con difficoltà di addormentamento;
2 Insonnia
con frequenti e brevi risvegli notturni;
3 Insonnia
con risvegli notturni prolungati;
4 Insonnia
con risveglio mattutino precoce.
Gli episodi
di insonnia possono essere transitori (durare qualche giorno), a breve termine
(durare due/tre settimane), oppure divenire cronici (durare un mese o più).
QUALI SONO
LE CAUSE DELL’INSONNIA?
L’insonnia
può essere attribuita sia a fattori di tipo fisiologico come, ad esempio, le
apnee notturne che ad un’iperattivazione fisiologica messa in atto dall’organismo
per far fronte a situazioni o periodi di stress. Passare qualche notte insonne
può essere normale se si è tesi per qualcosa, ma molte volte l’insonnia si
inserisce nella vita delle persone prendendo la forma di un vero e proprio
disturbo a cui non si riesce a dare una spiegazione.
SINTOMI DELL’INSONNIA
I sintomi
dell’insonnia sono sia notturni, e comprendono: difficoltà ad addormentarsi e/o
a mantenere il sonno, sia sintomi diurni quali: stress, stanchezza, difficoltà
di concentrazione e di memoria, sbalzi di umore… Negli insonni i sintomi
persistono divenendo a loro volta causa di preoccupazione, preoccupazione che andrà
aumentando proprio in prossimità dell’ora di andare a dormire generando un
ulteriore stato di attivazione psicofisiologica che non favorirà il sonno!
L’insonnia è
un disturbo che si ripercuote anche sulla vita emotiva, sociale e relazionale
non va quindi sottovalutato, ma trattato affrontando:
gli aspetti
comportamentali: per ristabilire un’associazione positiva tra il sonno e gli
stimoli ad esso associati;
gli aspetti
cognitivi: per mettere a fuoco le credenze personali che mantengono il circolo
vizioso dell’insonnia;
gli aspetti
emotivi: per spezzare la condizione di ansia e l’iperattivazione fisiologica
legata al sonno.
venerdì 27 febbraio 2015
Impariamo la comunicazione assertiva
L’assertività
è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di
esprimere in modo chiaro le proprie opinioni senza offendere o aggredire
l’altro.
Affinchè
si attui un comportamento assertivo è necessario siano presenti: una buona autostima,
una buona capacità di rispondere alle richieste e alle critiche, la capacità di
dare e ricevere apprezzamenti.
OBIETTIVI
Il corso è finalizzato a trasmettere le conoscenze necessarie per imparare
ad essere assertivi. La comunicazione assertiva consente di:
· affermare in maniera chiara e
diretta, ma non minacciosa o aggressiva, le proprie idee ed i propri obiettivi, trovare il giusto tono per
esprimersi, saper mettere il proprio
interlocutore a suo agio, trasformare le critiche in
occasioni di crescita,
L'acquisizione di queste competenze è funzionale alla capacità di
intraprendere efficaci relazioni interpersonali e professionali e diventa
quindi uno strumento molto utile nella vita quotidiana.
Sono previsti 6 incontri da 1 ora e mezza ciascuno a cadenza settimanale a partire dal
giorno Giovedì 26 Marzo 2015 ore
17.30.
PARTECIPANTI
Il corso è
rivolto alle persone interessate ad approfondire il tema della comunicazione e
prevede un numero massimo di 6 partecipanti e minimo di 4.
SEDE
Il corso si
svolge presso lo Studio di Psicologia e Psicoterapia in Via Spano, 6/5 a Torino
Per informazioni dott.ssa Elisabetta Loi +39 3405878583 o loi@studiopsicologia.torino.it
giovedì 16 ottobre 2014
Giochiamo con il Rilassamento
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LABORATORIO PER BAMBINI DA TRE A SEI ANNI |
Neanche i bambini sono risparmiati da tensione, affaticabilità, perdita d’interesse ed irritabilità: lo stress della vita moderna, in cui si trovano immersi sia a casa sia a scuola , può agire infatti negativamente sullo sviluppo delle capacità sensoriali, sul potenziale intellettivo del bambino e, più in generale, sulla sua serenità.
Dare perciò il giusto spazio al rilassamento, riconoscendolo come esigenza fondamentale dei piccoli significa permettere ai bambini di rigenerare ogni giorno e canalizzare correttamente le loro energie; li aiuta a mantenere l’attenzione e la concentrazione incrementando nello stesso tempo le loro capacità d’apprendimento, a favorire un aumento del benessere psicofisico (con un rafforzamento delle difese dell’organismo rispetto ad eventuali malattie) e del buonumore.
Il rilassamento aiuta il bambino a:
- recuperare la calma;
- imparare a controllare meglio impulsi e gesti
- sciogliere le tensioni muscolari;
- conoscersi di più;
- concentrarsi su un compito;
- ricaricare le energie dopo il gioco;
- adattarsi più facilmente ai cambiamenti;
- migliorare le relazioni con gli altri;
- aumentare la flessibilità del corpo;
- sentirsi a proprio agio;
- esprimere meglio se stesso.
Come si svolge in pratica l’attività?
Le attività e le esperienze che proporremo ai bambini
solleciteranno il corpo e, di volta in volta, i diversi sensi (vista,
udito, olfatto e tatto). Considerando che per i più piccoli non è
possibile rilassarsi restando completamente passivi ed immobili, e
che è importante poterlo fare in maniera piacevole, utilizzeremo
giochi che richiederanno un livello medio di attivazione. Questo
permetterà ai bimbi di sentirsi coinvolti, e allo stesso tempo di non
vivere il rilassamento come un’attività pesante.
Il gruppo, guidato dalle psicologhe, potrà essere costituito da un
numero minimo di 4 e massimo di 8 bambini.
I giochi che proponiamo:
- Giochiamo con i sensi
- Il corpo si muove
- Respiriamo!
- Giochiamo con il massaggio e l’automassaggio
- Cantiamo insieme
- …e continuiamo a giocare!
Gli incontri si terranno il sabato pomeriggio, a settimane alterne:
dalle 15.30 alle 17.00
Calendario incontri:
Sabato 8 novembre 2014
Sabato 22 novembre 2014
Sabato 13 dicembre 2014
Sabato 10 gennaio 2015
Sabato 24 gennaio 2015
Sabato 7 febbraio 2015
Sabato 21 febbraio 2015
Sabato 7 marzo 2015
Sabato 21 marzo 2015
Sabato 11 aprile 2015
Sabato 9 maggio 2015
Sabato 23 maggio 2015
Sede:
Studio di Psicologia e Psicoterapia
Via Spano, 6/5 – Torino
Per maggiori info e prenotazioni:
Dott.ssa Elisabetta Loi
Cell. +39 340.58.78.583
Dott.ssa Marinella Magnani
Cell. +39 349.67.99.434
mercoledì 15 ottobre 2014
La Palestra dell'Autostima
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LABORATORIO PER BAMBINI DAI SEI AGLI UNDICI ANNI |
Giocare offre ai bimbi un’ampia gamma di possibilità per acquisire e consolidare le proprie capacità cognitive, emozionali e le abilità sociali.
Le attività ludiche proposte sono strutturate con la finalità di dare ampio spazio ai giochi non competitivi, ovvero quelli in cui il gioco è divertente in quanto tale e non perché correlato ad un’eventuale vittoria. In questa fascia d’età i bambini hanno, infatti, bisogno di sviluppare prima di tutto un adeguato livello di flessibilità, di competenza ed autoefficacia emotiva, caratteristiche che sono fortemente sollecitate proprio dalle attività di tipo non competitivo.
Attraverso questi giochi i bambini potranno sviluppare:
la motivazione,
le capacità critiche,
l’autonomia,
la fiducia,
l’espressione di sé,
l’autoaccettazione,
la “resilienza emotiva”,
la capacità di osservazione,
la cooperazione con il gruppo,
la comprensione delle regole,
la riduzione dell’impulsività,
le abilità di problem – solving,
la capacità di rispettare i turni e tollerare l’attesa,
l’abilità nel seguire istruzioni complesse.
Come si svolge il Laboratorio
Sebbene ognuna delle attività proposte agisca su diversi aspetti
contemporaneamente, i giochi che utilizzeremo sono compresi in
diverse categorie:
contemporaneamente, i giochi che utilizzeremo sono compresi in
diverse categorie:
- esercizi di preparazione
- i sette elementi di base di una sana autostima:
- -conoscenza di sé,
- -il Sé e gli altri,
- -l’accettazione di sé,
- -l’autonomia,
- -l’espressione di sé,
- -la fiducia in se stessi,
- -l’autoconsapevolezza
- esercizi di rilassamento e chiusura
Il gruppo, guidato dalle psicologhe, potrà essere costituito da un numero minimo di 4 e massimo di 8 bambini.
Gli incontri si terranno il sabato pomeriggio, a settimane alterne:
dalle 15.30 alle 17.00
Calendario incontri:
Sabato 15 novembre 2014
Sabato 29 novembre2014
Sabato 20 dicembre 2014
Sabato 17 gennaio 2015
Sabato 31 gennaio 2015
Sabato 14 febbraio 2015
Sabato 28 febbraio 2015
Sabato 14 marzo 2015
Sabato 28 marzo 2015
Sabato 18 aprile 2015
Sabato 16 maggio 2015
Sabato 30 maggio 2015
Sede:
Studio di Psicologia e Psicoterapia
Via Spano, 6/5 – Torino
Per maggiori info e prenotazioni:
Dott.ssa Elisabetta Loi
Cell. +39 340.58.78.583
Dott.ssa Marinella Magnani
Cell. +39 349.67.99.434
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