martedì 5 maggio 2015

Parliamo di Insonnia

L’insonnia (alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha dovuto farci i conti) è un disturbo del riposo notturno che può interessare sia la quantità sia la qualità del sonno. La durata “ottimale” del sonno può variare non poco da una persona all’altra: alcune possono avere bisogno di poche ore di sonno, mentre altre necessitano di una quantità maggiore rispetto alla media, in entrambi i casi non è presente un “disturbo del sonno”, perché durante le ore diurne le persone presentano un adeguato livello di vigilanza.
Si parla di disturbi del sonno quando si è in presenza di un riposo carente sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, tale carenza inoltre provoca disagio e compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto.
I disturbi del sonno sono diventati oggi un serio problema medico e psicologico con un’elevata incidenza sulla popolazione mondiale. 

PRINCIPALI TIPI DI INSONNIA (che possono presentarsi anche contemporaneamente)

1 Insonnia con difficoltà di addormentamento;
2 Insonnia con frequenti e brevi risvegli notturni;
3 Insonnia con risvegli notturni prolungati;
4 Insonnia con risveglio mattutino precoce.
Gli episodi di insonnia possono essere transitori (durare qualche giorno), a breve termine (durare due/tre settimane), oppure divenire cronici (durare un mese o più).

QUALI SONO LE CAUSE DELL’INSONNIA?

L’insonnia può essere attribuita sia a fattori di tipo fisiologico come, ad esempio, le apnee notturne che ad un’iperattivazione fisiologica messa in atto dall’organismo per far fronte a situazioni o periodi di stress. Passare qualche notte insonne può essere normale se si è tesi per qualcosa, ma molte volte l’insonnia si inserisce nella vita delle persone prendendo la forma di un vero e proprio disturbo a cui non si riesce a dare una spiegazione.

SINTOMI DELL’INSONNIA

I sintomi dell’insonnia sono sia notturni, e comprendono: difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il sonno, sia sintomi diurni quali: stress, stanchezza, difficoltà di concentrazione e di memoria, sbalzi di umore… Negli insonni i sintomi persistono divenendo a loro volta causa di preoccupazione, preoccupazione che andrà aumentando proprio in prossimità dell’ora di andare a dormire generando un ulteriore stato di attivazione psicofisiologica che non favorirà il sonno!
L’insonnia è un disturbo che si ripercuote anche sulla vita emotiva, sociale e relazionale non va quindi sottovalutato, ma trattato affrontando:
gli aspetti comportamentali: per ristabilire un’associazione positiva tra il sonno e gli stimoli ad esso associati;
gli aspetti cognitivi: per mettere a fuoco le credenze personali che mantengono il circolo vizioso dell’insonnia;
gli aspetti emotivi: per spezzare la condizione di ansia e l’iperattivazione fisiologica legata al sonno.